La tragedia di Edipo da Tebe a Colono
Il mito di Edipo (parte II)
Questa versione dal latino ripercorre la seconda parte della vita di Edipo, dalla risoluzione dell'enigma della Sfinge all'esilio a Colono con la figlia Antigone. La traduzione in italiano è letterale e rappresenta un testo ideale per ripassare i principali temi del primo anno di studio della lingua latina. La versione presenta alcune semplici proposizioni finali al modo attivo (ut + congiuntivo), le infinitive e il cum narrativo (cum + congiuntivo)
Oedipus Thebas pervenit, aenigma solvit: illud horrendum monstrum e rupe se praecipitavit et Oedipus regnum paternum praemio accepit matremque Iocastam inscius uxorem duxit, ex qua procreavit Eteoclem et Polynicem, Antigonam et Ismenem. Nonnullis annis post, cum Corinthi Polybus decessit, uxor huius Oedipo, mortem patris maerenti, orginem eius patefecit. Cum Oedipus se filium Laii esse cognovisset, postquam vidit se tam nefaria scelera fecisse, ex veste Iocastae fibulas detraxit et se luminibus privavit, regnumque filiis suis alternis annis tradidit et Thebis, Antigona filia duce, profugit. Totam Graeciam mendicus cum filia peregravit, postremo ad Colonum pervenit ibique dei Superi, misericordia moti, finem fecerunt malis eius et e vita Oedipum liberaverunt.
Edipo giunse a Tebe. Risolse l’enigma: quell’orrendo mostro si gettò dalla rupe ed Edipo accettò il regno paterno in premio e inconsapevole prese in moglie la madre Giocasta, dalla quale procreò Eteocle e Polinice, Antigone e Ismene. Alcuni anni dopo, quando a Corinto morì Polibio, la moglie del quale, addolorata per la morte del padre, svelò a Edipo la sua origine. Quando Edipo seppe di essere il figlio di Laio, dopo che vide sé fare nefandezze tanto orribili, trasse dalla veste di Giocasta i fermagli e si privò della vista, e consegnò il regno ai suoi figli ad anni alterni e fuggì da Tebe con la figlia Antigone come guida. Mendico vagò per tutta la Grecia con la figlia, infine giunse a Colono e là gli dei Superi, mossi da compassione, [ne] fecero la fine e liberarono Edipo dai suoi mali e dalla vita.