Spietata uccisione di Tiberio Gracco
Morte di Gracco nella guerra civile
Questa versione dal latino ripercorre la vicenda dei fratelli Gracchi e la morte di Tiberio nella guerra civile. Il titolo è Spietata uccisione di Tiberio e Caio Gracco. La traduzione in italiano è letterale. Il testo rappresenta un estratto ideale per il ripasso degli argomenti del primo anno di studio della lingua latina. La versione presenta alcune semplici proposizioni finali al modo attivo (ut + congiuntivo), le infinitive e l'ablativo assoluto
Tiberius et Caius Gracchus filii Corneliae, matronae nobilissimae, fuerunt. Tiberius senior erat et ita populus eum diligebat, ut ei tribuerit maxima rei publicae officia. Temporibus illis frequentissimae civiles contentiones erant inter nobiles plebeiosque. Tiberius, ut his contentionibus finem poneret, proposuit ut senatus omnibus Italis civitatem concederet, atque novos colonos in provincias mitteret. Interea venit comitiorum dies. Tiberii amici eum monuerunt, ne domo excederet. Sed dicunt illum, audaciorem quam prodentiorem, haec consilia sprevisse. Eius inimici in eum cum sicis irruerunt eumque necaverunt. Odium eorum tantum fuit, ut Tiberii corpus in Tiberim praecipitatum sit.
Tiberio e Caio Gracco erano figli di Cornelia, matrona nobilisima. Tiberio era il più vecchio e il popolo lo apprezzava in tal maniera, che gli accordò le massimi cariche dello Stato. In quei tempi erano assai frequenti le tensioni tra nobili e plebei. Tiberius, per porre fine a queste lotte, propose che il Senato concedesse la cittadinanza a tutti gli italici, e che inviasse nelle province nuovi coloni. Nel frattempo giunse il giorno dei comizi. Gli amici di Tiberio lo ammonirono di non uscire di casa. Ma dicono che egli, più audace che prudente, avesse disprezzato questi consigli. I di lui nemici irruppero verso di lui con pugnali e lo uccisero. Il loro odio fu tanto, che il corpo di Tiberio fu gettato nel Tevere.